L'Anello di Monaco
Da tanti, troppi anni, sono alla ricerca della
ricetta dell’Anello di Monaco, ma nessuna mi è mai sembrata affidabile: le
quantità di liquidi inesatte, nessun procedimento spiegato nel dettaglio,
insomma troppo pressapochismo o forse poco desiderio di condividere la ricetta
del dolce che per me è il dolce di Natale!
L’Anello di Monaco arriva direttamente dalla
pasticceria tedesca, discendente del Kugelhupf, di cui conserva la forma a ciambella, ma farcito di un ripieno
del tutto natalizio: nocciole, crema di castagne, mandorle e c’è chi dice anche
cioccolato.
Quest’anno ho deciso di provarci e,
pur senza ricetta, ma con una vaga idea degli ingredienti, ho deciso che la
ricetta me la sarei scritta e prodotta da me e, visto che è Natale, la regalo a
chi mi segue con affetto e fiducia nelle mie ricette.
Il mio grazie per voi :)
Ingredienti per 2 Anelli di Monaco da
500 g
Farina di forza (con un alto valore
di proteine) 500 g
Lievito di birra secco attivo 20 g
Zucchero 100 g
Tuorli 1
Uova intere 3
Burro di ottima qualità (io scelgo
quello tirolese) 100 g
Acqua 60/70 g
Estratto di vaniglia liquido 1
cucchiaio
Buccia di 1 limone grattugiata
finemente
Sale un pizzico
Per il ripieno
Nocciole tostate 100 g
Mandorle tostate 100 g
Zucchero 200 g
Marsala 2 cucchiai
Crema di marroni 150 g
Tostare la frutta secca e frullarla
con lo zucchero. Aggiungere il marsala e la crema di marroni e amalgamare il
tutto.
Primo impasto
Ho sciolto 15 g di lievito in tazza
con l’acqua, aggiunto il tuorlo d’uovo, 1 cucchiaio di zucchero e infine 50 g di farina.
Ho mescolato energicamente il tutto e
messo coperto a lievitare per circa 1 ora.
Secondo impasto
Ho aggiunto al primo impasto 5 g di
lievito sciolti in due cucchiaini d’acqua, le 2 uova intere, 50 g di zucchero e
ho sbattuto per bene, lavorando con la planetaria, prima di incorporare 250 g
di farina.
Quando l’impasto si è formato ho
aggiunto il burro morbido a pezzetti, continuando a lavorare.
L’impasto deve incordare bene prima
di metterlo a lievitare e questo significa che non deve essere appiccicoso e
deve staccarsi dalle pareti della planetaria.
Ha lievitato per circa 45 minuti.
Terzo impasto
Al precedente impasto ho unito 1
uovo, i 50 g di zucchero rimanente, la farina, 1 cucchiaio di estratto di vaniglia, la
buccia del limone e il sale.
Ho lavorato fino ad incorarlo per
bene, dopodiché ho fatto lievitare in una ciotola coperta unta con burro.
Dopo circa 1 e mezza ho tirato la
pasta lievitata in un rettangolo che ho diviso a metà e riempito con il
ripieno.
Ho chiuso a salame e messo a
lievitare in due forme da panettone con in mezzo un cilindro in alluminio, in
modo da creare il buco (ma non è essenziale).
Ho lasciato lievitare fino a quando
la cupola è sbucata decisa dagli stampi (ci ha impiegato circa 6 ore).
Ho scaldato il forno a 180° e
infornato.
Hanno cotto per circa 30/40 minuti,
in ogni caso fino a colorazione della cupola.
Per testare la cottura interna ho
bucato con uno steccone di bambù che deve fuoriuscire asciutto.
Li ho infine glassati con una glassa
coprente preparata con:
zucchero a velo 150 g
albume d’uovo 1
Commenti
Paola
Non devi però aggiungere farina, ma sbattere l'impasto ripetutamente sul piano di lavoro, in modo che si sviluppi il glutine. L'aggiunta di farina infatti lo renderebbe più lavorabile, ma anche duro e pensante.
Per la quantità di farina del primo lievito in realtà avevo sbagliato a trascrivere: ho corretto! GRAZIE!!
è un dolce che da qualche anno segna il Natale anche a casa mia (a Roma), grazie alla vicina di casa che se lo fa spedire da Mantova e lo "smista" a parenti ed amici. Lo trovo buonissimo, morbido e fragrante, con quel ripieno godurioso. Ho cercato la ricetta sul web, finalmente la tua mi convince a provarci. Grazie ancora e AUGURI.
Carmen